Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento – ex Alternanza Scuola-Lavoro

Referente all’attività:  prof.ssa  Amalia Trifogli

Introdotta dal D.Lgs. 77/2005 einserita nella Legge della “Buona Scuola” (L. 107/2015) l’Alternanza Scuola–Lavoro prevede, dallo scorso anno, un impegno complessivo di 90 ore per tutti gli studenti del triennio dei Licei.

Si tratta di un modello di apprendimento che permette ai ragazzi della scuola secondaria superiore, di età compresa tra i 15 e i 18 anni, di svolgere il proprio percorso di istruzione realizzando una parte della formazione in collaborazione con un’Impresa o un Ente del territorio.

Questa una nuova visione della formazione, che nasce dal superamento della separazione tra momento formativo e applicativo, si basa sull’idea che l’educazione formale, l’educazione informale e l’esperienza di lavoro possano combinarsi in un unico progetto formativo

L’ASL nei licei è uno straordinario strumento di orientamento, per gli studenti che decidono di proseguire gli studi verso un percorso universitario: permette loro di osservare la realtà lavorativa, di capire i punti di forza e di debolezza, di scoprire le proprie passioni e dunque di fare scelte più consapevoli per il futuro.

Dallo scorso anno scolastico, la nuova denominazione Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, sottolinea con maggiore vigore che tali progetti devono essere definiti e programmati all’interno dello PTOF, e progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità del Consiglio di Classe, in convenzione con imprese ed enti esterni territoriali.

Ai fini di un costruttivo raccordo tra l’attività di formazione svolta nella scuola e quella realizzata in azienda, il tutor didattico, ossia un docente designato nel CDC, svolge il ruolo di supporto agli studenti e verifica il corretto svolgimento del PCTO, con la collaborazione del tutor aziendale, designato dal soggetto esterno, che favorisce l’inserimento dello studente nel contesto operativo, lo assiste nel percorso di formazione sul lavoro e fornisce all’Istituzione scolastica ogni elemento utile a verificare e valutare le attività dello studente e l’efficacia del processo formativo stesso.

L’Istituzione scolastica, sulla base delle indicazioni fornite dal tutor aziendale, valuta gli apprendimenti degli studenti e rilascia la certificazione delle competenze acquisite nei periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro.

Pertanto l’Alternanza Scuola-Lavoro costituisce una vera e propria combinazione di preparazione scolastica e di esperienze assistite sul posto di lavoro, predisposte grazie alla collaborazione tra scuola e mondo delle organizzazioni lavorative.

§ i PCTO del liceo ginnasio B. CAIROLI di Vigevano coinvolgono, ormai da ben cinque anni, tutte le classi del triennio.

Organizzazione interna

  1. AZIONI E ATTORI DELL’ASL

Premesso che gli organi collegiali, ciascuno per le proprie competenze, sono coinvolti nelle varie fasi, figure chiave nella progettazione e realizzazione dei PCTO sono le seguenti:

A – Docente Referente

a) Predispone il progetto e ne segue le varie fasi.

b)Concorda con il DS e si rapporta con la segreteria per la realizzazione delle azioni relative alla formazione generale (Convegni, interventi di esperti, etc.).

c) Tiene i rapporti generali con Enti pubblici e privati e Aziende del territorio (d’ intesa con il DS, la segreteria e i tutor scolastici).

d) Indice, presiede e coordina, in apposite riunioni, la commissione ASL.

e)Coordina l’operato dei tutor ai fini di rendere omogenea la realizzazione dell’ASL, evidenzia le eventuali problematiche e propone soluzioni.

f)Monitora l’andamento generale dell’ASL riferendo al DS e alla commissione, se necessario, eventuali problematiche e gli esiti delle azioni intraprese.

g) Fornisce le indicazioni necessarie alla Commissione ASL per la verifica finale del progetto.

h) Avanza proposte e riferisce al Collegio Docenti sull’andamento dell’ASL.

B – Commissione PCTO

È nominata annualmente dal DS ed è composta da:

– il Dirigente scolastico;

– il docente referente;

– il referente per l’orientamento in uscita;

– i referenti per ogni indirizzo della scuola, eletti dal Collegio Docenti.

Azioni:

  1. Si riunisce, su indicazione del DS o del referente per supportare e monitorare il progetto generale.
  2. Coordina tempi e modalità, omogeneizzando i percorsi e programmando le sinergie tra le varie componenti (orientamento, formazione, attività presso gli enti, gestione criticità).
  3.  Può riunirsi anche in forma allargata ad alcune componenti: tutor scolastici e/o l’Assistente Amministrativa di riferimento o il Direttore amministrativo.

C – Tutor scolastico

  1. Elabora, insieme all’ente e al tutor esterno, il percorso formativo individuale sottoscritto dalle parti coinvolte.
  2. Assiste e guida lo studente nei percorsi di alternanza e ne verifica, in collaborazione con il tutor esterno, il corretto svolgimento.
  3.  Gestisce le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l’esperienza di alternanza scuola lavoro, rapportandosi con il tutor esterno.
  4. Monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse.
  5. Promuove l’attività di valutazione sull’efficacia e la coerenza del percorso di alternanza, da parte dello studente coinvolto.
  6. Acquisisce la valutazione del tutor esterno.
  7. Informa gli organi scolastici preposti (Consiglio di classe e/o il docente F.S.) e aggiorna il Consiglio di Classe tramite comunicazioni scritte su registro di classe relativamente alle attività degli studenti sullo svolgimento dei percorsi (eventuali partecipazioni a convegni, approfondimenti a scuola, uscite in orario scolastico), anche ai fini del riallineamento della classe.
  8. Tiene i rapporti con la segreteria-
  9.  Consegna/ritira la documentazione necessaria all’ASL di ciascun alunno della classe.
  10.  Inserisce i dati del progetto e degli studenti della sua classe nel portale dell’Ufficio Scolastico Regionale (www.alternanzascuolalavoro.it/).
  11.  Condivide con il tutor esterno:
  12.  la predisposizione del percorso formativo individuale, anche con riguardo alla disciplina della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro; in particolare, il docente tutor interno dovrà collaborare col tutor esterno al fine dell’individuazione delle attività richieste dal progetto formativo e delle misure di prevenzione necessarie alla tutela dello studente;
  13.  il controllo della frequenza e dell’attuazione del percorso formativo individuale;
  14. il raccordo tra le esperienze formative in aula e quella in contesto ospitante;
  15.  l’elaborazione di un report sull’esperienza svolta e sulle acquisizioni di ciascun allievo, che concorre alla valutazione e alla certificazione delle competenze da parte del Consiglio di Classe.

D – Consiglio di Classe

  1. Identifica al proprio interno il tutor scolastico, consapevole dell’importanza delle attività di ASL;
  2. integra tali attività nella programmazione annuale tenendo conto del/dei periodo/periodi di effettuazione dell’ASL tra le finestre temporali previste a livello d’istituto (fermo restando la disponibilità degli enti ospitanti) e le proposte operative dell’Ente esterno.
  3.  Individua l’apporto delle singole discipline all’acquisizione delle competenze attraverso l’esperienza di ASL, anche sulla base delle proposte dei Dipartimenti.
  4. Progetta e valida visite didattiche o esperienze finalizzabili in ASL.
  5. Effettua la valutazione in itinere e finale e stabilisce a tal fine:
  6.  modi e tempi di presentazione dell’esperienza;
  7.  tipologia del prodotto finale da parte dell’allievo e modalità di presentazione

(ad es. relazione in lingua italiana o inglese, report, video, presentazioni multimediali, etc.);

  • discipline su cui ricade prioritariamente la valutazione;
  •  competenze acquisite, etc.;
  •  ricaduta sul voto di comportamento.

E – Segreteria

  1. Predispone la modulistica necessaria per la realizzazione delle azioni di formazione su indicazione del referente e/o dei tutor.
  2. Predispone la convenzione e il progetto formativo compresi gli obblighi assicurativi.
  3.  Aggiorna, su indicazioni del referente e del DS, il portale del MIUR con i dati relativi alle ore di formazione a scuola e nell’ente ospitante per ciascun allievo, in modo da monitorare i totali parziali per anno e alla fine del triennio.
  4. Successivamente li comunica ai tutor.

F – Studente

  1. Tiene i rapporti con il tutor scolastico ed esterno e si propone costruttivamente nei confronti dell’Ente ospitante.
  2. Rispetta nel dettaglio tutte le indicazioni riguardanti atteggiamento, comportamento e quanto indicato nel progetto e nel patto formativo.
  3.  Propone soluzioni in caso di criticità emerse durante le fasi formative.
  4. Comunica tempestivamente al tutor interno e alla segreteria l’eventuale assenza o impedimento alle azioni di ASL
  5. Tiene in debito conto la documentazione relativa e la riconsegna a chi di dovere al termine del percorso.

 f) Tiene il “diario” delle attività svolte ed elabora i documenti finali indicati dal tutor scolastico.

G – Famiglia

  1. Collabora con la scuola, favorendo la partecipazione dei figli alle attività previste dai PCTO anche se in orario pomeridiano e/o in periodi di sospensione dell’attività didattica.
  2. Sottoscrive il patto formativo in caso di studenti minorenni.

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